domenica 6 gennaio 2013

Fino a che il respiro non torna regolare e il cuore a battere al ritmo della Terra.






Ed eccomi qui, in mezzo a vestiti , ciaffini e scarpe da infilare in valigia :
voglia zero ! Questa consapevolezza mi colpisce profondamente.
 Non me ne voglio andare ? ma faccio sul serio ? . Essì… faccio sul serio.
Il profumo di questa terra mi mancherà come non mi è mai mancato prima… e per il semplicissimo motivo che mi sono resa conto di amarla. Di sentirmi a Casa, di sentire miei i boschi, il dolce scrociare del fiume sotto la finestra, la parete rocciosa e scura che mi si staglia di fronte tutte le mattine quando guardo fuori…
Le montagne che ogni giorno ti abbracciano nel loro immenso grembo verde … Giganti rocciosi, custodi delle tue giornate e del cielo più blu che abbia avuto modo di vedere .
E’ così semplice che ti toglie il fiato questa immensa consapevolezza che ti avvolge come una calda coperta: la sensazione di non avere più bisogno d’altro…
Mentre impacchetto le mie cose e le impilo ordinate in valigia, noto il mio riflesso allo specchio: sono mezza svestita, pantaloni morbidi leopardati color grigio da casa e intimo viola…
Sono ingrassata: mi osservo attentamente… la pancia morbida, i fianchi burrosi, la vita sottile e più seno di quanto ricordassi… sinceramente ? non me ne importa un bel niente. Sono bella … e mentre mi accarezzo la pancia immagino l’amore di un amante – l’ennesimo riflesso di me stessa –  che mi bacia la pancia dolcemente e che ama ogni fibra del mio essere al punto da rendere tutto bello come non è mai stato… ancora di più dove non ne sono capace da sola ….
Ho voglia di tatuarmi .
Ho voglia di fare l’amore con me stessa.
Mi sento di nuovo, la mia pelle –il mio templio-  è tornato custode della Mia Anima.
Vi potrà sembrare egocentrico, chi mi conosce sa benissimo come vedo le cose e come vivo … se non siete fra questi (ed in effetti non è impresa difficile dato che sono pochissime persone) sono certa il significato di questo testo non vi sarà di facile comprensione e vi apparirò come la più squallida, megalomane, egocentrica con smanie newage che vi sia mai capitato di incrociare ….
Un fondo di verità potrebbe anche esserci  . Tutto sommato sono invasata dai più curiosi concetti spirituali.
Parte una musica che sa di terra (ho sempre amato le sonorità degli indiani d’America) dal pc, poggiato su un cassone alle mie spalle, che sta ripassando la sua track list pigramente da quando ho iniziato a mettere via le mie cose….
Chiudo gli occhi, mi faccio in mezzo alla stanza, mi si para dinnanzi l’illusione di un bosco immerso nella notte, talmente vivido da poterne perfino sentire l’ odore nelle narici… inizio a saltellare a ritmo del flauto e dei tamburi, apro le braccia e immagino lunghe frange di pelle che vi discendono carezzando i fianchi e il tepore del fuoco … Lascio che mi attraversi l’emozione delle conoscenze antiche e profonde di questo popolo  e il ricordo mi porta a non molti anni fa, quando vidi un corvo volarmi incontro nel parcheggio di un supermercato mentre un indiano suonava…..
Lui mi guardò, quando gli passai vicino, due pozze profonde come la terra mi penetrarono : aveva Capito, aveva Visto quello che nessun’altro aveva potuto Vedere.
Mi inarco come un aquila in volo, e continuo a saltellare , a giocare coi piedi mimando i passi che ho visto solo nei film o nelle loro esibizioni nelle piazze….
Continuo, ancora e ancora fino a che sfinita e col cuore in gola mi lascio cadere sul letto…. Fino a che il respiro non torna regolare e il cuore a battere al ritmo della Terra.




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