giovedì 30 giugno 2011

Egoista

"E' forse la cosa più egoista che abbia mai detto nella vita [...] No, almeno una volta devo dirlo. E tu devi sentirtelo dire."




"ed è proprio perchè ti Amo...che non posso fare l'egoista con te. Per questo non puoi saperlo"


"Quante volte le parole muoiono in gola
e il respiro brucia,
scivolando fra sangue e viscere.
Pulsante Anemone
Medusa di Carne
Immortale senso di impotenza e devastante desiderio.
Così si innalza la mia fenice,
e si disperde... sola, come cenere nel vento."




martedì 28 giugno 2011

ButterFly



Vivrò sui secondi di un'unica giornata sapendo che all'ultimo rintocco,
al dolce spegnersi del sole nel cielo, morirò.
Pungente odore di fiori,
Petali, come i più colorati arlecchini si accostano alle mie lacrime.
Pierrot senza Luna,
Farfalla che lascia la scia della sua magica polvere, disperdendola.
Bellissimo Nulla come Parole senza Scrigno.
L'ultimo Battito in volo è e sarà sempre il più bello.


All'origine della Vita, All'origine dell'Amore




Perchè io sono la prima e l'ultima
Io sono la venerata e la disprezzata
Io sono la prostituta e la santa
Io sono la sposa e la vergine
Io sono la mamma e la figlia
Io sono le braccia di mia madre
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli

Io sono la donna sposata e la nubile
Io sono colei che da' la luce e colei che non ha mai procreato
Io sono la consolazione dei dolori del parto

Io sono la sposa e lo sposo
E fu il mio uomo che mi creò.
Io sono la madre di mio padre
Io sono la sorella di mio marito
Ed egli e' il mio figliolo respinto

Rispettatemi sempre
Poiché io sono la scandalosa e la magnifica.

(Inno ad Iside, III o IV sec. D.C.)





Lei, che è sopravvissuta non lassù, in cima all’olimpo, non lassù, in paradiso, ma quaggiù nella nostra carne, nelle nostre ovaie, nei nostri uteri, ci suggerisce come fare. Ci chiede di sperimentare tutto di lei, di metterlo in pratica, di giorno in giorno.
Questo è il cuore della questione, ed è allora che si delinea la via giusta per incontrarla: riappropriandoci di noi stesse, nelle varie fasi del nostro essere donne, cercando dentro di noi, possiamo “reimparare” la Dea. E’ là che si è nascosta quando ha sentito il pericolo, di fronte alla minaccia di una cultura prepotente e violenta, fatta di armi destinate ad uccidere, di ferro e di fuoco, di clamore e di paura. La Dea si è nascosta là dove era sicura di perpetuarsi, nel luogo più bello dove origina la vita: in fondo ai nostri centri vitali, in fondo al respiro, nel midollo spinale, dentro alle nostre ossa, al centro della nostra pancia.
Abbiamo cura di noi, coltiviamo il nostro essere come il più prezioso dei fiori, perché è’ là che la troveremo, all’origine della vita, all’origine dell’amore.

-Barbara Coffani-

giovedì 16 giugno 2011

La Casa Dell'Incesto (Anaïs Nin)



Persino la mia voce proviene da altri mondi.
Sono stata imbalsamata nelle mie segrete vertigini.
Sono stata sospesa sopra il mondo a guardare quale strada avrei potuto tracciare senza calpestare argilla e erba.
Il mio passo era attento, persino il crepitio della ghiaia poteva interrompere il mio andare.

Quanto ti ho vista, Sabina, ho scelto il mio corpo.

Lascerò che tu mi porti nella fecondità della distruzione.
Scelsi un corpo allora, un viso, una voce.
Io divento te. E tu diventi me.
Metti a tacere lo straordinario corso del tuo corpo e potrai vedere in me, intatte, le tue paure, le tue pene.
Potrai vedere l'amore ch era stato escluso dalle passioni che destava e io potrò vedere le passioni escluse dall'amore.
Interrompi per un attimo il tuo deviare violento. Allenta la furiosa indomabile tensione.

Prenderò tutto su di me.

Nè il mondo nè il sole possono mostrare allo stesso tempo le loro due facce.

Così adesso siamo inestricabilmente allacciate. Ho messo insieme tutti i frammenti.
Te li restituisco. Sei corsa come il vento, ti sei sparpagliata e disciolta.
Io ti sono corsa dietro come la tua ombra raccogliendo quello che avevi sparso in capaci forzieri


-Anaïs Nin-



C'è chi Và... e Chi Viene



Dopo la morte di mio nonno il mese scorso e quella di Carlo qualche giorno fa non sono stati mesi facili da digerire.
Quando si osserva con gli occhi della morte, tutto quello che si ha attorno si appanna di malinconia e tristezza.
Così seduta al tavolino di un bar, notai questo bimbo che con la sua meravigliosa purezza, ancora intatta, è riuscito a trasformare delle semplici bustine di zucchero in una famiglia intera.
Le torricciole erano mamma e papà, le bustine a spasso i figli ...

Alchimia e Magia vivono dentro queste creature, esseri umani in miniatura che conservano ancora Segreti che noi siamo stati capaci di dimenticare.

Un Mondo intero, che non ricordiamo più.

Caducità della Vita

Granelli di sabbia che scivolano via dalle fessure di un pugno chiuso, istanti destinati a perdersi.. Solo ricordi, rimanenze senza eco riposano nel cuore di chi non dimentica. Una clessidra dalla cui trasparenza vediamo l'incedere inesorabile del tempo concessoci. Finito e labile, intenso e malconcio eppure così meravigliosamente pieno da volerlo assaporare sino in fondo




Addio Carlo, Buon Viaggio