Poi parlammo, vestiti di maschere, e ciò che mi dicesti per la prima volta alzò una brezza che spostò le nuvole e finalmente potei vedere il cielo. Mentre mi asciugavo le lacrime pensavo a quanto fosse assurda eppure bellissima quella situazione, per cui entrambi ci reggevamo un gioco ormai agli sgoccioli della propria esistenza.
Solo per il gusto che i Segreti lasciano sulla lingua…
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