mercoledì 5 agosto 2015

Sull'Amore



Credo sia passata un'eternità dall'ultima volta che ho scritto sul blog.

Questa volta scrivo con una consapevolezza diversa.
Un'amarezza diversa, più acuta nei confronti di questa vita vissuta a metà che annuso nell'aria.
Che mi circonda e mi soffoca.
Mi sento come se la malattia del secolo intaccasse tutto e tutti : la superficialità.
Ecco cosa ci uccide. Ecco cosa uccide chi è ancora in grado di percepirlo.

Gli anni passano per tutti, si cambia.
Eppure certe dinamiche sembrano non cambiare mai, come se il vecchio vinile trovasse sempre la medesima crepa e ne ripetesse un loop infinito. 

Nauseante.
Scoraggiante.
Fastidioso.

L'Amore è il motore della voglia di vivere,
in tutte le forme in cui esso si presenti è capace di Immensità inspiegabili, per cui spesso non abbiamo le parole adatte.

Ci ricorda di essere vivi.
Ci brucia il Sangue nelle vene e ci segue all'inferno se serve...

Allora perchè i rapporti fra le persone sono così freddi?
Perchè stiamo insieme a persone che non amiamo?
Perchè ci baciamo dicendo o pensando "è stato solo un bacio"?.

Mi lascia attonita pensare a quanto ci sfugga la Verità, 
quando due punti di vista sulle medesime dinamiche differiscano così profondamente l'uno dall'altro da non consentire mai una visione nitida sui rapporti. Sul perchè finiscono o sul perchè si incrinano.


Quante volte ci siamo raccontati qualcosa pur di non sentirci colpevoli?
A noi stessi perfino.

Quante volte ho vissuto qualcosa pensando di vedere qualcosa che poteva essere diverso?

Ma sopratutto per quanto tempo siamo in grado di amare se mai lo abbiamo provato?
Nulla si crea, Nulla si distrugge.. tutto si trasforma.
E' questa la Magia che ci fa superare i nostri limiti?

Dicono che l'Amore sia anche disimparare a possedere, a porsi la magica domanda "io posso rendere felice questa persona?" piuttosto che "questa persona mi renderà felice?".

Allora da dove nasce il bisogno di possedere l'altro?
L'istinto ci consuma lentamente le viscere quando siamo gelosi, quando le attenzioni non sono sufficienti, quando desideriamo con tutti noi stessi unicamente di vivere quella persona.

A volte mi sono chiesta se non avessi ceduto a questo bisogno, cosa sarebbe successo ?
La risposta è arrivata come un ferro rovente allo stomaco: Nulla.
Nel senso che probabilmente le cose sarebbero scivolate via coi propri tempi... arrivando prima o poi a una qualche destinazione ora sfocata e senza contorni precisi.

Non sarebbe stata spezzata.
Forzata.
Questa dannata fretta che ci tortura...
Questo tempo che scivola via...
Ogni alba ti ricorda che è un tramonto in più nelle stagioni della vita.

Pensare di vivere la coppia come due entità distinte che si occupano di se stesse come se fossero due mondi separati, diciamocelo, sembra arida e decisamente poco stimolante.

Eppure è la risposta: quantomeno potrebbe esserlo.
Non avere Bisogno dell'altra persona. Averla accanto solo per il puro piacere di svegliarsi insieme e di respirarsi.

Fa paura perchè ci rende partecipi che in realtà la vita è un percorso solitario.
Siamo Soli.

Ma i vecchi retaggi che ci impigliano in relazioni che non desideriamo più, sono gabbie senza via di fuga. Eppure mantengono il fascino e l'illusione, almeno sinchè tutto funziona del senso di "protezione". 
Ho visto lasciarsi morire persone perchè si amavano troppo o perchè erano troppo abituate a stare insieme....pur di non vivere da sole.

Mi chiedo dove stia l'equilibrio, la giusta dose fra un opposto e l'altro.

Perdiamo gli anni migliori della nostra vita pensando di avere tempo, invece di Vivere il presente, di sentirlo con ogni fibra del nostro essere.
Fa paura viverlo.









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